COCAINA
di L. Calcagno e M. Monforte
con Sara Damonte, Davide Mancini, Eugenio Ripepi
regia Lazzaro Calcagno
La sera di capodanno, uno scantinato, tre personaggi in scena, un quarto che non arriva mai. Queste le uniche certezze di tutto il testo.
Bernardo, Spillo e Chiara sono tre persone normali; non si conoscono, non si sono mai visti prima, ma sono accomunati dalle stesse due cose: tutti e tre sono lì per comprare della cocaina e tutti hanno un segreto da nascondere.
Come in un moderno Aspettando Godot i tre protagonisti della storia, chiusi dentro a quello squallido scantinato, aspettano ansiosamente il loro pusher che sembra essere svanito nel nulla. E le loro storie personali si intrecciano.
Un interessante spaccato della nostra società odierna, dove la cocaina è la silenziosa protagonista della vita dei più “insospettabili”, dove otto banconote su dieci ne portano tracce, dove l’aria che respiriamo ne è pregna. Dove tutti nascondiamo qualcosa di orribile.