Sabato 23 marzo ore 21

LA NONNA

Compagnia La Pozzanghera

regia Lidia Giannuzzi

La commedia grottesca, ambientata nell’argentina degli anni 70 racconta la storia di una normale famiglia di origini italiane, formata da padre, madre, figlia, una zia zitella, una nipote presunta artista ed una vecchietta di 104 anni con la particolarità di voler mangiare in ogni momento costringendo la famiglia ad un continuo procurare cibo alla medesima, arrivando quasi a prosciugare i guadagni derivanti da un’attività commerciale di frutta e verdura.
La vicenda si svolge in un alternarsi di liti familiari, espedienti, piccole truffe, gag esilaranti che portano con leggerezza ad un finale tragico ed inaspettato .

Il testo di Roberto Cossa, anche lui di discendenze italiane, è un atto d’accusa verso un potere sordo ed ottuso rappresentato dalla vecchietta che, metaforicamente, soggioga la propria famiglia alla sua bramosia per il cibo e li rende succubi senza alcuna volontà di reagire se non scannarsi a vicenda tra loro, perché il potere vuole annientare ed asservire la volontà degli altri, che se provano a reagire vengono puniti.
Scritta nel 1977,La nonna è uno dei testi più conosciuti e più rappresentati del teatro argentino; è una vistosa metafora, una mezza farsa scopertamente allusiva e politica, dove c’ è tanto “non detto”, nascosto dalle censure di un tempo. La drammaturgia di Cossa non può prescindere dai fatti politici e sociali che l’ hanno determinata (vedi il golpe del Generale Videla del 1976). La commedia, o farsa tragica, si svolge in un periodo di disperazione e di fame: la Nonna simboleggia la dittatura che mette alle corde il popolo che non ha strumenti per contrastare questa forza matriarcale fortissima.
Un testo comunque attuale, dunque, forte, apocalittico, specchio di un periodo di recessione e di crisi globale. che allerta chiunque governi a non tirar troppo la corda… proprio per non fare la fine della nonna”.