Descrizione

PENELOPE l’eredità delle donne

di Marco Balma – Regia e adattamento: Vanessa Leonini

Con:
Mafalda Garozzo: Penelope anziana – Ulisse
Monica Moro: Penelope giovane – Donna
Sabrina Battaglini: Una delle Moire – La Responsabilità – il Dovere – Donna – La Sorpresa – Ulisse
Lucia Carrieri: Una delle Moire – Il Futuro – Donna – La Confusione
Francesca Lopresti: Una delle Moire – il Destino – il Dolore – Donna – il Cuore delle donne – La Possibilità

Luci – Luigi “Gino” SpistoSupporto tecnico – Alessandro Vanello
Scenografie Francesca Lopresti – Costumi a cura della Compagnia degli Evasi
Durata: 1h 10’ – atto unico – genere: drammatico

Cosa succederebbe se ascoltando il nome di Penelope si intendesse “Donna”? E quali significati si troverebbero scavando in profondità sul mito di Penelope e dell’attesa? Il mito della sposa che aspetta il ritorno dell’eroe partito per la guerra si trasforma in una metafora molto significativa dell’aspettare tutto ciò che Penelope/Donna desidera e financo pretende per sé, a dispetto di ciò che la voce sociale le sussurra costantemente e che la fa entrare in conflitto con sé stessa.
L’amore, il rispetto, il diritto di essere felice, l’autonomia di decidere per il proprio destino e il proprio corpo, ma anche la capacità di lottare per sconfiggere stereotipi che la vogliono per natura fragile e limitata perché “le donne non vanno in guerra… non sono abbastanza forti”, quasi a voler intendere che la forza
sta prevalentemente nel corpo e che è la natura ad aver diviso tra uomini e donne capacità e possibilità di realizzarsi.
In un’atmosfera rarefatta, senza nulla a cui aggrapparsi se non il bastone che la sorregge in vecchiaia, Penelope naviga dentro di sé come Ulisse in mare e come lui scopre isole ma di ricordi, incontra divinità ma terribili e angoscianti, si confronta con sé stessa e con l’ideale di un amore desiderato ma da cui si sente tradita.
Penelope viaggia nello spazio vuoto, in cui le parole sono una poesia che entra ed esce dalla sua mente ed il suo corpo, che è quello di tutte le donne, è in continua trasformazione insieme ai pensieri tra presente e passato, sempre pronta ad affermare la sua volontà di essere sempre e comunque sé stessa. Quanto tempo dovrà ancora passare prima che l’attesa finisca? Quanta forza deve avere Penelope/Donna prima di poter essere una persona pienamente realizzata e accolta in una società matura e civile?

(Vanessa Leonini – regista)