IL SIPARIO STRAPPATO DI ARENZANO PRESENTA LA STAGIONE 2020-21

“…perché è a teatro che mi ritrovo ad ogni mio ritorno”

“…perché è a teatro che mi ritrovo ad ogni mio ritorno”: con questo slogan il Sipario Strappato di Arenzano annuncia la sua nuova stagione in partenza a ottobre.

Il riferimento al teatro come luogo in cui tornare e in cui ritrovare se stessi è chiaro per rappresentare la ripartenza dopo la lunga chiusura dovuta al lockdown.

«Siamo contenti di poter riaprire le porte del nostro teatro – spiega il direttore artistico Sara Damonte – dopo questo periodo di difficoltà, incertezza e dolore. È sempre emozionante poterci ritrovare. Siamo felici perché possiamo rimetterci in gioco e riproporre la nostra attività in tutta sicurezza, rispettando tutte le indicazioni sanitarie del caso. La cultura non si ferma, e di cultura si vive, quindi continuiamo a portare avanti la nostra missione sia per gli spettacoli sia per la scuola di teatro, luogo di incontro e di inclusione».

Per ora, per motivi di precauzione, sono stati fissati solo gli appuntamenti da ottobre a dicembre: «Gli altri spettacoli verranno programmati strada facendo, un’ulteriore precauzione per riuscire ad adattarci più facilmente a qualsiasi circostanza, vista l’imprevedibilità dell’emergenza sanitaria».

«Ci è dispiaciuto molto dover sospendere la stagione 2019-20, la prima del nuovo direttore artistico Sara Damonte, che stava andando benissimo, ci stava dando molte soddisfazioni con nuove produzioni e nuovi talenti, – dice Lazzaro Calcagno, presidente del Sipario Strappato – ma ovviamente è stato necessario. Siamo però riusciti ad andare avanti anche grazie al Comune di Arenzano che ci è venuto incontro sostenendoci sempre».

«Per me è un piacere collaborare con il Sipario Strappato – dice Davide Oliveri, assessore alla Cultura di Arenzano – e il sostegno oltre ad essere doveroso è anche bello perché gli spettacoli sono sempre molto interessanti, piacevoli e di qualità. Il mio augurio è di poter riuscire a vivere una stagione di successo, sperando di poter tornare presto all’agognata normalità».

Un pensiero, in questa stagione particolare, va Lorenzo Costa del teatro Garage: «Auguriamo un grande in bocca al lupo agli amici del Garage che affronteranno la grande sfida della riapertura del teatro senza Lorenzo – dicono Lazzaro Calcagno e Sara Damonte -. È stata una mancanza che ha colpito profondamente tutti noi, lo stimavamo e abbiamo collaborato tanto insieme».

Il Sipario Strappato fa parte del circuito di Genova Teatro: «Ancor più in questo momento è importante fare rete».

IL CARTELLONE

I 12 spettacoli della prima parte di questa stagione faranno ridere, cantare, ma anche riflettere, un modo per svagarsi dopo il lockdown ma senza smettere di porsi domande.

«Alcuni spettacoli sono recuperi dell’anno scorso, ci sembra doveroso dover dare spazio agli artisti previsti – dice Sara Damonte -. Gli spettacoli che vedremo saranno spettacoli con distanziamento sociale garantito, monologhi, o in cui gli attori sono congiunti»

Tutti gli eventi si terranno il sabato sera nel casone dell’ex Muvita, in via Marconi 165, Arenzano.

Il costo degli spettacoli, per non gravare sul pubblico, rimane quello di sempre: 12 euro intero, e 10 euro ridotto. Sono studiati abbonamenti interi e ridotti (under 30 e over 65) per pacchetti da 10 o 5 spettacoli.

Gli eventi sono in programma ogni sabato alle ore 21.

Si inizia il 3 ottobre con Max Pisu in “Recital”: l’attore affronta e smaschera la quotidianità, alternando fantasia e reale vissuto in una chiave, come al solito, surreale e divertente.

Il 10 ottobre Andrea Carlini porta in scena “Cervello in fuga”, un viaggio esilarante tra matrimonio, figli, lavoro, televisione, ricchezza e povertà in un susseguirsi di personaggi e monologhi.

Il 17 ottobre arriva il Teatrino di Bisanzio con “Che fine ha fatto Betty Boop” con Andrea Benfante e Anna Giarrocco: uno spettacolo dark che immagina Betty Boop come un cartone animato vivente, come una diva in ritiro forzato.

Il 24 ottobre è la volta di Daniele Raco con “La Gallina”: il comico racconta il viaggio e il ritorno dal baratro dell’azzardopatia. Si ride sempre e nonostante tutto.

Il 31 ottobre si assisterà allo spettacolo di Nando Timoteo, all’anagrafe Fernando Zimotti, cabarettista conosciuto e apprezzato in programmi tv come “Colorado”, per la prima volta al Sipario Strappato.

Si arriva al 7 novembre con “Eva”, liberamente tratto da “Il diario di Eva” di Mark Twain, spettacolo di teatro e danza con Mariella Speranza e Valeria Puppo, che racconta il periodo immediatamente successivo alla nascita di Eva, nei giardini dell’Eden, quando scopre la natura e incontra e si scontra con l’uomo, Adamo.

Il 14 novembre serata dedicata alla musica con la tribute band professionale The Legend Zeppelin, omaggio ai Led Zeppelin, spettacolo con video mapping prodotti a Cinecittà.

Il 21 novembre si torna a ridere con Stefano Lasagna in “L.A. Sagna Confidential”: dopo “Lasagna Meccanica” e “La Versione di Lasagna”, già presentati al Sipario Strappato, l’attore porta sulle scene il suo nuovo spettacolo che spazia tra i vizi, le manie, le assurdità delle nostre vite.

Il 28 novembre tocca a Enzo Paci con “I soliti mostri”: Passadore e nuovi personaggi, maschere impietose e proprio per questo esilaranti, in una carrellata sui nostri vizi, debolezze e paure.

Il 5 dicembre, Antonello Taurino porta in scena “Sono bravo con la lingua”, storia di fonemi, idiomi, linguistica e computer: un viaggio appassionante ed esilarante tra le scoperte della neurolinguistica.

Il 12 dicembre di nuovo musica con MandolItaly del Carlo Aonzo Trio: il mandolino come non l’abbiamo mai sentito sulle note della tradizione italiana, alla riscoperta della colonna sonora del nostro Paese, da Calace a Modugno passando per tutti i grandi classici della nostra memoria musicale.

Infine, il 19 dicembre il teatro Il Sipario Strappato e l’Antico Teatro Sacco presentano “La Liguria dei poeti tra cielo e mare” di Lazzaro Calcagno, che ne cura anche la regia: un viaggio teatrale che si immerge nella poesia dei poeti liguri del ‘900 accompagnato dalle canzoni, eseguite dal vivo, dei più importanti cantautori della scuola genovese.

NOVITÀ 2020-21: LO STREAMING

Le attività del teatro arenzanese non si erano totalmente fermate durante il lockdown: «Abbiamo dato sfogo alla nostra creatività in videoconferenza, producendo sit-com e lavori da pubblicare su YouTube per far sì che i ragazzi dei corsi potessero continuare a incontrarsi almeno via web. Adesso è giunto il momento di rivederci dal vivo: siamo animali sociali, la nostra forza è data dal contatto con gli altri» spiega Sara Damonte.

Le videoconferenze e i progetti virtuali hanno portato a un nuovo modo di concepire il teatro: e così, tra le novità più interessanti della stagione c’è la visione degli spettacoli in streaming, nata apposta per chi non se la sentisse di recarsi a teatro, o per chi non trovasse più posto: «Avremo la possibilità di trasmettere le serate via web, sulla nostra piattaforma, si pagherà un biglietto e poi si guarderà dal pc. Abbiamo investito su apposite telecamere, ci sarà una regia dello streaming, insomma forniremo un prodotto di qualità. È un modo per evolverci e cogliere le occasioni che la tecnologia ci può offrire in questo momento difficile: il mondo cambia, e noi con esso. Certo la bellezza del teatro è il “qui e ora”, è la fisicità, comunque lo streaming diventa una cosa in più da offrire in un momento particolare, non vogliamo che nessuno si senta escluso».

NORME DI SICUREZZA

Il numero dei posti, per rispettare il distanziamento, è stato lievemente ridotto, ma grazie alla sua ampiezza il teatro riesce a contenere comunque un centinaio circa di spettatori.

I posti a teatro saranno assegnati su prenotazione o comunque previa compilazione di appositi moduli all’ingresso.

Le poltrone saranno distanziate (ma i congiunti potranno stare vicini) e gli spettatori dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina.

Lo staff del teatro provvederà a fornire gel sanificante sia all’ingresso (dove verrà misurata anche la temperatura corporea) sia al primo piano.

Gli abbonati possono disporre di un posto fisso a loro scelta per tutti gli spettacoli.

LA SCUOLA DI RECITAZIONE

Il Teatro Il Sipario Strappato è anche scuola di recitazione, per i più piccoli a partire dagli 8 anni, sino ad arrivare ai 99 anni di età. I corsi, iniziano nel mese di ottobre e terminano a fine maggio, si propongono di essere un “luogo” di incontro e confronto socio-culturale per adolescenti e adulti, un percorso che stimoli, attraverso il teatro e la preparazione di uno spettacolo, le loro capacità creative, in modo tale che il lavoro fatto con gli insegnanti e con i coetanei fornisca agli allievi coinvolti maggiori capacità comunicative e relazionali, contribuendo fortemente alla formazione della loro personalità.

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di recitazione organizzati dal Sipario Strappato che inizieranno a ottobre. Il percorso si concluderà a fine maggio e darà la possibilità ad adulti, ragazzi e bambini di cimentarsi con il mondo del teatro. Mettere alla prova se stessi, migliorare il modo di relazionarsi o, più semplicemente, divertirsi insieme ad altre persone sono solo alcune delle motivazioni per affrontare un palco.

Corsi di Recitazione / 12 – 14 anni e 15 e oltre

I corsi interessano ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni. Nascono per proseguire il percorso iniziato, dagli studenti della scuola media che gli scorsi anni hanno seguito i corsi di propedeutica al teatro e alla recitazione. È aperto a chiunque, anche esordiente, voglia cimentarsi sul palco, imparando i rudimenti della recitazione, proponendo improvvisazioni libere, oppure vincolate alle indicazioni degli insegnanti. Il lavoro svolto si concretizzerà in un saggio finale.

Corsi di Recitazione per Bambini (dagli 8 agli 11 anni)

Il Teatro Ragazzi dal 2003 si propone come un “luogo” di incontro e confronto socio-culturale per adolescenti della scuola media, un percorso che stimoli, attraverso il teatro e la preparazione di uno spettacolo, le capacità creative dei ragazzi, in modo tale che il lavoro fatto con gli insegnanti e con i coetanei fornisca agli adolescenti coinvolti maggiori capacità comunicative e relazionali, contribuendo fortemente alla formazione della loro personalità.

Il lavoro del gruppo termina con la preparazione di un saggio di fine corso. A tal fine, i ragazzi, sotto la guida degli insegnanti, danno vita a improvvisazioni a tema in cui si cimentano nello studio e nella definizione del personaggio e quindi dell’analisi degli elementi che lo identificano. Vengono stabiliti i ruoli e viene scritto un testo o elaborato un testo noto da preparare per la messa in scena finale.

Laboratorio Permanente per Attori

Tutti i lunedì, dalle 21,00 gli attori della compagnia del Sipario si cimentano in esercizi e improvvisazioni a tema, sotto la guida di Lazzaro Calcagno. Gli esercizi, individuali o di gruppo, così come le improvvisazioni, hanno lo scopo di accrescere le capacità attoriali dei singoli e del gruppo e mettono gli attori nella costante difficoltà di reinventare il personaggio confrontandosi con altri attori o elementi reali e illusori della scena. Ogni esercizio realizzato durante le tre ore di lavoro, viene commentato criticamente dagli attori rimasti in platea che, in un secondo tempo, hanno il compito, organizzati in gruppo o solisti, di dare vita a una scena, sapendo che al termine del tempo concesso, variabile a seconda degli obiettivi fissati, chi è stato in platea commenta e critica ciò che ha visto a sua volta. e tendono a fornire a chi sale sul palco un quadro generale degli elementi su cui l’attore deve lavorare per “appropriarsi” di un personaggio.

KUNG FU E TAI CHI CHUAN

 Quest’anno il Teatro Il Sipario Strappato continua la sua collaborazione con l’ASD il Tao del Kung Fu, Scuola di Kung Fu e Tai Chi Chuan diretta da Giovanni Sciaccaluga, allievo diretto del Gran Maestro Paolo Cangelosi, fra i più conosciuti e rispettati esperti di arti marziali cinesi in Occidente e pioniere del Kung Fu in Italia.

Giovanni Sciaccaluga, istruttore diplomato di Kung Fu, Tai Chi Chuan e Difesa Personale studia, pratica e insegna tali discipline da diversi anni, nella sede della Scuola del M° Cangelosi (a Genova), e a Casella, dove si trova una succursale. Ha inoltre esperienze di combattimento agonistico nella Muay Thai (boxe tailandese) e continua tutt’oggi ad aggiornare le proprie conoscenze e abilità nel campo dell’Arte marziale.

Ad Arenzano, l’associazione offre corsi di Kung Fu e Tai Chi Chuan, discipline millenarie che, con allenamento e pratica, permettono uno sviluppo psico-fisico che conduce al benessere e ad una vita più sana. I corsi offerti sono improntati alla tradizione marziale, affrontano quindi lo studio dell’Arte nel modo più completo possibile, comprendendo tanto il lato filosofico-culturale quanto quello atletico e combattivo.

Rispetto al corso di Kung Fu, il Tai Chi affronta maggiormente le pratiche di tipo interno, con movimenti lenti, controllati e meditativi, intimamente collegati alla filosofia taoista, concentrandosi quindi in modo particolare sul lato del benessere e della prevenzione legata alla medicina tradizionale cinese.

Nel corso di Kung Fu è ovviamente possibile accedere a tutto questo, dato che le discipline sono intimamente collegate, ma all’inizio col Kung Fu si affronta con maggior decisione il campo dell’autodifesa, della preparazione atletica e dello studio degli stili di combattimento “esterni”, più duri e marcati rispetto al Tai Chi.