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Il teatro è vita
Un tentativo di rieducazione al bello, per riconoscerlo e per difenderlo. Riappropriandoci della memoria facendone storia per viverla, senza paura di esporsi, nella realtà.
Prossimi Spettacoli
Di seguito puoi trovare il calendario e tutte le informazione sui nostri prossimi spettacoli
IL VIAGGIO
una produzione
DoveComeQuando / Festival Inventaria
di Paolo Bignami
regia Pietro Dattola
con Alessandra Aulicino
e Flavia Germana de Lipsis
* Testo vincitore del Premio di drammaturgia DCQ – Giuliano Gennaio – VII edizione
* Spettacolo finalista del Premio Mauro Rostagno – III edizioneo
Due donne di epoche e origini diverse s’incontrano in stazione.
Silvia, donna meridionale del dopoguerra, deve andare “dall’altra parte”, in cerca di lavoro; Petra – dopo esserci stata, dall’altra parte – sta tornando al suo
paese.
Unite dalla comune condizione di chi è costretto ad abbandonare la propria terra, dai timori, dallo straniamento, dalle ruvidezze e dall’eterna attesa del treno
della vita, ma anche dalle speranze, dalla dolcezza dei ricordi, dall’istintivo desiderio di chiamare “casa” il posto dove – seppur per poco tempo – ci si
trova bene, sono però divise dal germe della diffidenza, mentre la stazione comincia ad affollarsi e la massa dei partenti a premere.
ideato dall’autore e interprete – Carlo Cicala, comico e prestigiatore – per permettere oltre al d
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Miglior spettacolo categoria “Classici” al Premio Nazionale FITALIA 2023 Roma
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Miglior spettacolo Premio FO_EMOZIONI Concorso Nazionale “MATERIA DI PRODIGI” Forlì 2023
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Miglior regia al Concorso Tre Caravelle Fita Regione Liguria 2023
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Miglior spettacolo e Miglior testo al Premio “LA GUGLIA D’ORO 2024” Agugliano (Ancona)
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Miglior spettacolo, Miglior regia e Premio del pubblico al Festival del Teatro Artigianale” di Città della Pieve 5° Edizione – Anno 2024
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Miglior spettacolo Giuria ufficiale, Miglior spettacolo Giuria giovani alla 15° edizione Festival Nazionale “Teatro XS” Città di Salerno 2024
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Miglior Spettacolo, Premo Miglior regia, Premio Migliore attrice ex aequo a tutto il cast alla V° Edizione Premio Teatrale “Luciana Costantino” Teatro Sacco, Savona.
Con:
Mafalda Garozzo: Penelope anziana – Ulisse
Monica Moro: Penelope giovane – Donna
Sabrina Battaglini: Una delle Moire – La Responsabilità – il Dovere – Donna – La Sorpresa – Ulisse
Lucia Carrieri: Una delle Moire – Il Futuro – Donna – La Confusione
Francesca Lopresti: Una delle Moire – il Destino – il Dolore – Donna – il Cuore delle donne – La PossibilitàDurata: 1h 10’ – atto unico – genere: drammatico
Il mito della sposa che aspetta il ritorno dell’eroe partito per la guerra si trasforma in una metafora molto significativa dell’aspettare tutto ciò che Penelope/Donna desidera e financo pretende per sé, a dispetto di ciò che la voce sociale le sussurra costantemente e che la fa entrare in conflitto con sé stessa.
L’amore, il rispetto, il diritto di essere felice, l’autonomia di decidere per il proprio destino e il proprio corpo, ma anche la capacità di lottare per sconfiggere stereotipi che la vogliono per natura fragile e limitata perché “le donne non vanno in guerra… non sono abbastanza forti”, quasi a voler intendere che la forza sta prevalentemente nel corpo e che è la natura ad aver diviso tra uomini e donne capacità e possibilità di realizzarsi.
In un’atmosfera rarefatta, senza nulla a cui aggrapparsi se non il bastone che la sorregge in vecchiaia, Penelope naviga dentro di sé come Ulisse in mare e come lui scopre isole ma di ricordi, incontra divinità ma terribili e angoscianti, si confronta con sé stessa e con l’ideale di un amore desiderato ma da cui si sente tradita.
Penelope viaggia nello spazio vuoto, in cui le parole sono una poesia che entra ed esce dalla sua mente ed il suo corpo, che è quello di tutte le donne, è in continua trasformazione insieme ai pensieri tra presente e passato, sempre pronta ad affermare la sua volontà di essere sempre e comunque sé stessa. Quanto tempo dovrà ancora passare prima che l’attesa finisca? Quanta forza deve avere Penelope/Donna prima di poter essere una persona pienamente realizzata e accolta in una società matura e civile? (Vanessa Leonini – regista)
Ci sono nature morte, mani morte, binari morti
Ci sono parti di noi che muoiono col passare del tempo per farci vivere nuove vite.
Ci sono persone che muoiono di noiah, di sonnoh, di paurah
Altre si chiedono se la h in fondo a mortah è un errore ortografico, scuotono la testa e dicono: “l’italiano è mortoh”
E poi ci sono spettacoli vivi che sarebbero morti senza il pubblico ed è un peccato non vederli dal vivo finché si è vivi…perché si ride molto. Moltissimo.
Da morireh
LAURA FORMENTI BIO
Style del Corriere ha definito la sua comicità “un mix di battute intelligenti e allo stesso tempo divertenti”.
Come tutte le brave bambine debutta a quattro anni nel presepe scolastico con un ruolo perfetto, che fa ridere ma anche riflettere: il muschio. È un successo. Si monta la testa e vorrebbe già fare video su Tik Tok ma non è ancora stato inventato. Lavora come comica per Colorado, Stand up, Natural Born Comedian, Domenica 5, Le Iene. Nel 2021 esplode sul web e in tv con la performance di Italia’s got Talent “Io se fossi un uomo” che le vale la finale e milioni di visualizzazioni su tutti i social del globo terraqueo. Ma decide comunque di restare una donna.Nel 2023 si sente finalmente una diva intellettuale e lancia il podcast autoprodotto “Humor Nero“ che nel primo mese arriva fino alla decima posizione Spotify e nel 2024 viene nominato ai “Diversity Media Award” ed è secondo classificato a Ilpod nella categoria Indie Intrattenimento. Segnalato da newsletter di settore ma anche da Elle e Il foglio tra i podcast più interessanti della stagione.
Dal 2023 è testimonial delle campagne italiane italiana di Medici del Mondo e nel 2024 esce il suo primo special per Comedy Central. E’ stata nominata ai Factanza Awards come creator web satirica che fa “ridere ma anche riflettere”. Miss Italia sarà per il prossimo anno.
Lo spettacolo racconta in modo intenso, appassionato e lieve le storie di alcune donne che nel corso dei secoli sono state capaci di uscire dai confini che il ruolo femminile gli imponeva, e di reinventare le loro vite.
Accanto a Olympe de Gouges, la rivoluzionaria francese ghigliottinata perché “emancipata come un uomo”, sentiremo il racconto impetuoso e innamorato di Anita Garibaldi.
Ascolteremo la geniale Grace Hopper, che in un mondo totalmente maschile fu capace di farsi strada diventando prima una grande matematica e poi addirittura un militare dell’esercito americano.
Faremo parlare la nostra Maria Montessori che, nonostante una vita privata irta di ostacoli, riuscì a rivoluzionare l’approccio all’insegnamento scolastico, proponendo una nuova visione di scuola.
Anche la trasgressiva e anticonformista Mae West , icona hollywoodiana fuori dagli schemi, avrà qualcosa da dirci, e insieme a lei il suo alter ego di carta Betty Boop, considerata molto pericolosa nonostante fosse- appunto- solo una donnina di carta.
Fino ad arrivare alla farfalla per eccellenza, Yursra Mardini, la nuotatrice siriana che nel 2015 è fuggita dal suo paese in guerra e che, dopo un viaggio drammatico, è riuscita a trovare una nuova possibilità di riscatto in Germania, partecipando negli anni successivi alle gare olimpiche per la squadra dei rifugiati
Ma daremo voce anche alle donne comuni, che ci parleranno di relazioni, di coppie, di educazione sessuale e di molto altro, offrendoci uno sguardo ironico, divertito e anticonvenzionale sulle cose del mondo.
88 TASTI
Spettacolo surrealista intorno a Erik Satie
di
Elsa Guerci
Da sempre il personaggio Erik Satie mi ha affascinato per la sua eccentricità, originalità e genialità poco riconosciute all’epoca e quasi sconosciute al giorno d’oggi.
Questa “passione” è forse il risultato di un vissuto nella mia infanzia in Francia. Questo nome “Erik Satie” è stato spesso pronunciato dalla mia prozia pianista, nata a Bréauté non lontano da Honfleur (Normandia), città natale di Satie. Inoltre, il mio bisnonno quando lasciò la Normandia per stabilirsi nei sobborghi di Parigi, continuò ad esercitare la sua passione per la pittura e si unì all’ambiente degli artisti parigini dove viveva anche Erik Satie.
Quando a poco a poco durante i miei studi universitari e di conservatorio, nonché di insegnante di musica, mi “incontrai” nuovamente con Erik Satie mi trovai proiettata in un mondo affascinante e incredibile che mi condusse a ricercare materiale (libri, articoli, partiture …), a fare viaggi e a studiare suoi brani per pianoforte.
Sono stata portata giorno dopo giorno a padroneggiare sempre di più il personaggio di Erik Satie il suo pensiero, la sua sensibilità… e a rivivere la grande epoca parigina tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo: la Belle Epoque. Da lì ho iniziato a dare forma a tutto questo materiale che ho immagazzinato nella mia mente facendo concerti e conferenze introduttive, che sono per me il punto di partenza di questa grande avventura con Erik Satie.
"Nasce un movimento culturale, una Quarta Parete che si fa patrimonio di tutti,
attraverso un sipario strappato."
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