Descrizione

Libere – donne contro la mafia
con
Cinzia Caminiti – Barbara Cracchiolo – Sabrina Tellico – Simona Gualtieri
testo e regia: Cinzia Caminiti
aiuto regia e fonica: Nicoletta Nicotra
Azioni mimiche: Barbara Cracchiolo Simona Gualtieri
costumi: Ina Costa
Organizzazione: Sabrina Tellico
Produzione: Schizzid’Arte

 

LIBERE – Donne contro la mafia
Il lavoro parte da una circostanziata ricerca su alcune donne, madri, mogli, sorelle, fidanzate, di morti ammazzati dalla mafia e dall’esigenza di dare loro una voce.
Finalmente. Abbiamo sempre pensato che l’argomento sia stato trattato solo da un punto di vista maschile laddove invece il prezzo più alto, in fatto di mafia lo hanno ne pagato le donne. Con il loro dolore.
Donne che dopo un dolore infinito e mai risolto, decidono di farne una bandiera.
Ognuna di loro ha una formula antimafia, ognuna di loro la dichiara, ne fa partecipi gli altri, ognuna di loro porta la propria testimonianza, nelle scuole, nelle comunità, scrive libri, poesie, apre case e ne fa musei, fonda associazioni, diventa parlamentare. Ognuna di loro è un simbolo.
Ognuna è un soldato che ha visto in faccia il nemico, ne ha conosciuto l’orrore e dentro di sé lo ha sconfitto.
Ognuna di loro è così liberata e libera.
Ed è da donne libere che si dedicano alla lotta antimafia, diventano attiviste e parlano alle altre donne e alle nuove generazioni. Il loro apporto, nella vita di tutti i giorni, diventa fondamentale nella società, per accedere a un degno futuro.
Siamo convinte che il il TEATRO sia un efficace mezzo utile a fare cultura e spesso cultura “anti”. E’ il caso di questa messinscena, diventata per noi anche “ impegno” e vero e proprio “attivismo”. Riteniamo di dovere arrivare al cuore e alla pancia di chi lo recepisce partendo dal basso, dalla cronaca, dal racconto di alcune vite semplici diventate loro malgrado eccezionali ed in particolare
quella di dieci donne che la mafia la hanno, ognuno a modo proprio, combattuta.
“Libere” è uno spettacolo sulla forza femminile. Uno spettacolo d’intenti comuni. Utile al singolo e al plurale. Uno spettacolo venuto su da una sensibilità tutta femminile e per questo nonostante il tema trattato, leggero e poetico. Potente e immediato. Forte e commovente. Dare voce e corpo a queste donne è stato emozionante, intenso e necessario.
Esse queste madri, mogli, sorelle, figlie continueranno per sempre a starci addosso: ne siamo certe, come donne e come artiste.
Grazie a: Francesca Serio madre di Salvatore Carnevale, Silvana Musanti vedova Basile, Concetta Gravina sorella di Graziella Campagna, Daniela Ficarra fidanzata di Enzo Brusca (Di Matteo), Rosaria Costa vedova Schifani, Piera Aiello e Rita Atria, Felicia Bartolotta Impastato, Michela Buscemi
Raccontarle serve. Bisogna avere fiducia